Tu, raggio di sole,
ravvivi
il mio freddo
inverno,
sciogli
l’ultima neve
del mio cuore
e risvegli
i desideri
assopiti
da tempo.
Tu, fiore solingo,
esplodi,
primavera incredibile,
e m’invadi
coi tuoi palpiti
vitali
ed ansiosi;
mi inondi,
avvolgendomi
nei tuoi colori
multiformi.
Tu, vita mia,
raggiungi,
penetrando
il mio corpo,
e, mai paga,
l’appaghi
col tuo
pulsare
fremente.
Tu, goccia di miele,
centellinando
ti offri.
Gusto
nettare
di simposio
divino
che rinnova
l’ardente
desio.
Piedimonte Matese 12.09.93